Il Cilento, considerato terra dei Miti, possiede un ricco patrimonio culturale costituito dal Parco Archeologico di Paestum e di Velia- Elea.
Il Parco Archeologico di Paestum nel 1997 è entrato a far parte del Patrimonio dell’Umanità UNESCO. I Templi, ritenuti i più importanti reperti archeologici rinvenuti dall’antica Magna Grecia, sono tre e sono tutti dorici, si trovano alle due estremità del Parco: presso il Santuario Meridionale sono situati due templi e sono il Tempio di Hera o Basilica e il Tempio di Nettuno o Poseidone; dall’altra parte della città, presso il Santuario Settentrionale, troviamo il Tempio di Atena, noto anche come Tempio di Cerere.
È possibile visitare anche l’area del Foro, sistemata in epoca romana, rettangolare e fiancheggiata da altri edifici pubblici e religiosi, la piazza principale della città greca (agorà). Paestum, con i suoi caratteristici templi illuminati di notte offre uno scenario di bellezza infinita, che riporta ad un salto nel passato. All’ombra dei templi di Paestum, è collocato il Museo Archeologico Nazionale di Paestum. Tra i ritrovamenti più grandiosi esposti nel Museo spiccano le metope e la tomba cosiddetta “del Tuffatore”.
Herbert Ballerina
una settimana faMancavo ormai da anni in questo bellissimo parco archeologico. Tre templi del 500 a.C. con ottimo stato di conservazione, uno dei quali è possibile visitare dall’interno. Altri edifici sopravvissuti in buono stato sono l’ekklesia, il comtium e l’anfiteatro. È ideal visitarlo durante l’inverno o primavera, visto che in piena estate non ci sono ripari dal sole. Con lo stesso biglietto è possibile visitare anche il museo interno, che conserva i resti di un tempio costruito vicino alla foce del Sele, statuette e ritrovamenti che risalgono sino al periodo preistorico e quelli della famosa Tomba del Tuffatore.
Claudio Aiello
2 settimane faUn posto incantevole immerso nella storia e davvero unico. Mi sento però di togliere una stella perché credo che non si possa visitare un posto come questo seguendo qualche cartello sparso qua e là su una superficie così grande. Se per saperne di più bisogna per forza fare gruppo e spendere il quadruplo del biglietto, allora forse conviene alzare quello standard dando un piccolo opuscolo anche da avere come ricordo (Villa Rufolo docet)
Diana Serinelli
3 mesi faVisitato in occasione della prima domenica del mese con ingresso gratuito. Il sito è molto grande quindi si può passare un intera giornata all'interno. Se fa troppo caldo non consiglierei di andarci perché non c'è modo di ripararsi, così come sotto la pioggia. Si possono fare delle belle foto. Anche i bagni sono abbastanza puliti anche se le porte non hanno la chiave per chiudere.
Ciro Gardi
2 settimane faHo visitato L’area archeologica di Paestum diverse volte nel corso degli anni, ma tutte le volte è una piacevole meraviglia. Il parco archeologico, i templi ed il bellissimo museo, con un allestimento di recente rinnovato, consentono di avere una visione e comprensione complessiva della lunghissima storia di queste terre, che poi è anche una sintesi della storia antica del nostro paese. Terra di confine e di unione di Greci ed Etruschi prima, poi i Lucani e infine i Romani, prima di cadere nell’olio. Luogo bellissimo e ben curato. Ciò che invece rappresenta l’olio ed il degrado sono le strade che si percorrono se si raggiunge Paestum da Salerno lungo la litoranea. Non luoghi, dove l’incuria, il degrado e la mala amministrazione, abbruttiscono un territorio potenzialmente bello.
Marco S.
2 mesi faPer stato di conservazione forse superiore al meglio conosciuto di Agrigento e ingiustamente meno noto. Siamo felici di aver visitato questo parco. L’unica nota negativa forse sono le coincidenze delle navette, molto spesso bisogna fare il percorso a piedi dalla stazione ferroviaria al sito. I biglietti si acquistano nel vicino museo. Indicazioni approssimative o totalmente assenti.