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La vacanza esperienziale: vivi da protagonista!
È sempre più nota da parte del turista la voglia di sentirsi coinvolto nel luogo in cui si trova, di assaporarne la vera essenza ed autenticità attraverso vere e proprie esperienze, di trasformare un semplice viaggio in un ricco bagaglio culturale.
Il Cilento può essere considerato come una meta perfetta in linea con questa nuova idea di vacanza sostenibile. Il Cilento include infatti tutti gli aspetti del turismo esperienziale:
Naturalistico: territorio ricco di oasi, baie, sentieri, aree verdi dove la natura regna incontaminata, percorsi trekking e tour in bike.
Culturale: siti archeologici, musei, monasteri e castelli fanno del Cilento un paesaggio culturale di straordinario valore, talvolta riconosciuto patrimonio Unesco.
Enogastronomico: l’enogastronomia del Cilento è la base della Dieta Mediterranea. Esso vanta una ricca varietà di piatti unici e genuini che profumano di semplicità, che ci riportano ai ricordi degli antichi sapori di una volta. Si tratta di una cucina povera ma sana e di qualità, che utilizza i prodotti offerti dalla terra, rispettandone la biodiversità e la stagionalità.
L’enogastronomia cilentana ha avuto nella storia una grandissima importanza anche nel campo della medicina. Infatti presso la Scuola Medica salernitana nata nel IX secolo e, ancora prima, presso la Scuola Eleatica la buona cucina aveva caratteristiche dietetiche e salutari. Ma solo nel dopoguerra gli scienziati americani Ancel e Margaret Keys, trasferiti nel borgo marinaro di Pioppi, frazione del comune cilentano di Pollica, e incuriositi dalla longevità della popolazione locale, studiarono la correlazione tra lo stile di vita locale e l’incidenza epidemiologica di malattie cardiovascolari. Uno studio che ha portato alla scoperta dei benefici di quella che, negli anni Sessanta, definirono per la prima volta “Mediterranean Diet”, alludendo non solo ad un modello alimentare, ma anche ad uno stile di vita tendente al benessere.
Dieta Mediterranea
Pollica è la culla della Dieta Mediterranea divenuta patrimonio Unesco nel 2010 ed è una delle 7 comunità emblematiche della stessa. La Dieta non è solo una piramide alimentare ma convivialità, comunità, identità, insomma un vero e proprio stile di vita. Essa si fonda nel rispetto del territorio e della biodiversità e garantisce lo sviluppo e la conservazione delle attività tradizionali e dei mestieri collegati alla pesca e all’agricoltura.
Pollica: Città Slow
Il Comune di Pollica partecipa al movimento internazionale Cittaslow (le “Città del Buon Vivere”), fondato nel 1999 e ispirato ai principi Slow Food. Il vivere slow è un nuovo concetto del vivere, del produrre e del consumare, che tende a valorizzare le produzioni tipiche, a sostenere l’accoglienza e l’ospitalità.
Il Comune di Pollica aderisce alla rete delle Città Slow con i propri prodotti, i Presidi Slow Food, che tutelano piccole produzioni di qualità, realizzate secondo pratiche tradizionali. Essi sono il Cacioricotta di capra del Cilento, il Carciofo Bianco di Pertosa, il Cece di Cicerale, l’Oliva Ammaccata Salella, schiacciate ad una ad una con una pietra di mare e dopo messe sott’olio, le famose Alici di Menaica, fatta ancora con la Menaica una rete tradizionale, conservate in vasetti di terracotta con strati di sale, la Soppressata di Gioi e tanti altri.